martedì 19 febbraio 2013

Spesa pubblica sì, ma documenti pubblici?

Ci eravamo riproposti di analizzare nei minimi dettagli le spese dello Stato attraverso i singoli capitoli di spesa, ma questa indagine è pressoché inutile poiché i dati forniti raggiungono un buon livello di specificità (solo in certi casi) però molte voci rimangono ancora aggregate assieme e non si capisce quale stanziamento finanzi quali obiettivo di preciso, e questo perfino per importi rilevanti (decide di miliardi anche).
Purtroppo è solo dal 2009-2010 che lo Stato ha tentato di dare maggiore trasparenza ai suoi processi contabili-decisionali, perciò l'approfondimento lascia a desiderare; un fatto tra tutti lo rende evidente: la Nota Integrativa (che per le aziende svolge la parte più importante in quanto informa voce per voce delle variazioni-composizione-valutazione) si limita a riportare in generale i vari obiettivi di ogni missione per i singoli Ministeri e CRA.
Al massimo si potrà riflettere su alcuni capitoli di spesa, quelli già sufficientemente descrittivi di per sé, ma non di più con gli strumenti attuali. Questo è un ostacolo notevole.

Dato che purtroppo la situazione è questa, l'unico modo per analizzare in modo quantomeno approfondito e descrittivo i capitoli di spesa è andare a considerare quelli movimentati tramite la Legge di Stabilità (d'ora in poi LdS), dove per lo meno troviamo il riferimento di legge e i relativi importi.


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