giovedì 25 ottobre 2012

Legge di Stabilità: cosa cambiare?

Andando sul sito della Camera è possibile visionare il pdf del disegno di legge della futura legge di "stabilità" per gli anni 2013-2014-2015. Subito dopo la divulgazione ci sono stati forti critiche, più che altro in materia IVA - IRPEF, per cui è il caso di esaminarne il contenuto ed eventualmente vedere dove sarebbe possibile agire per esempio per fermare l'aumento IVA (molto criticato, giustamente).

Intanto alcune spese dove intervenire...
Al fondo del documento in questione troviamo alcune tabelle riassuntive di vari importi, ma quella che ci interessa è la Tabella E che riporta le spese a carattere pluriennale in conto capitale e le rispettive quote da finanziare negli anni 2013-2014-2015 (noi ci concentreremo sul 2013); in questa tabella bisogna precisare che sono riportati gli importi previsti dalle precedenti leggi (perchè hanno carattere pluriennale) e la loro eventuale rimodulazione, riduzione o rifinanziamento.
Esaminando la tabella in questione si notano alcune voci sconosciute al dibattito pubblico:
innanzitutto il "Programma di sviluppo unità navali classe FREMM", che movimenta parecchie centinaia di milioni e per di più viene rifinanziato di altri 321 milioni per il 2013, per un importo totale di 696 milioni; 1,07 miliardi per "Programmi aeronautici ad alto contenuto tecnologico", una voce costosa che per di più non viene neanche ridotta; un "Contributo alla regione Calabria per interventi nei settori della manutenzione idraulica e forestale", per 160 milioni (l'ho inserito nell'elenco delle voci dubbie perchè pur essendo un contributo per rimediare al dissesto idro-geologico sarebbe il caso di utilizzare fondi FAS, che sono lì per questo, piuttosto che stanziamenti aggiuntivi di bilancio). 
Ho citato queste tre voci perchè sono le uniche spesa che ho ritenuto "dubbiose" e che movimentano più di 100 milioni di euro.

Sul versante delle variazioni entrate/uscite...
La Nota tecnico-illustrativa presentata assieme al ddl ci dice quanto si prevede di guadagnare/spendere dai rispettivi interventi previsti dalla legge in questione; ecco le voci principali:
- si prevede di incassare 1,088 mld dalla Tobin Tax, 2,143 dalla riduzione delle agevolazioni IRPEF, 1,1 dalla stabilizzazione(*) dell'incremento delle accise sui carburanti;
- si prevedono minori entrate per 3,28 mld dal mancato aumento IVA di due punti, 1,2 mld per la detassazione del salario di produttività, 4,27 mld per la riduzione delle aliquote IRPEF;
- si prevedono poi minori spese per 8 mld e maggiori spese per 5,78

(*) vuol dire che l'aumento temporaneo delle accise previsto e sperimentato quest'anno diventerà fisso (come al solito...)

Alcune proposte
L'obiettivo principale in questo momento è fermare del tutto l'aumento dell'IVA (della scarsa efficacia della riduzione IRPEF ne ho parlato in un post precedente), che però dovrebbe costare circa 6,5 mld. La soluzione ideale sarebbe bloccare le riduzioni IRPEF risparmiando 4,27 mld e agire sulle tre grosse voci di spesa meno importanti che ho citato sopra (certo questo significherebbe sostanzialmente azzerare i tre contributi di cui sopra, per cui sarebbe il caso che fosse frutto di una negoziazione con le parti interessate al fine di "congelare" le spese previste almeno quest'anno) e per i circa 300 milioni restanti agendo dove possibile, ma poiché ormai si è già "raschiato" fondi un po' ovunque si può pensare ad un compromesso come quello di aumentare di un punto percentuale l'aliquota IVA del 10%, passando all'11% (ecco i beni colpiti dal potenziale incremento) o viceversa passare solo dal 21% al 22% (sempre se proprio non si può fare altrimenti); questo comunque dovrebbe bastare.
In questi giorni si parlava in alternativa della possibilità di scambiare la riduzione IRPEF con una riduzione dei contributi lavorativi a carico delle imprese. In questo caso l'obiettivo è più facilmente raggiungibile perché significherebbe spalmare i 4,27 mld in modo che determinino un minore peso contributivo, favorendo l'occupazione (per quanto possibile).


Una preoccupazione abbastanza fondata (e che condivido) è che la Tobin Tax non dia il gettito sperato, questo perché data la quasi perfetta mobilità dei capitali è molto probabile che uno spostamento di certe dimensioni ci sarà (verso Stati-parassiti, come la Gran Bretagna), quindi sarà il caso di tenere pronto qualche soldo in più nel caso le aspettative pessimistiche si rivelino fondate. 











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