lunedì 8 ottobre 2012

E oggi entra in vigore il ESM...

La "notiziona" di quest'oggi è sicuramente il debutto del Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM è l'acronimo inglese). Vediamo le caratteristiche principali.

Che cos'è?
Si tratta del nuovo Fondo salva-Stati europeo che dovrebbe sostituire permanentemente, a partire da luglio 2013, il precedente EFSF che fino ad allora resterà operativo per completare i programmi avviati inerenti il "salvataggio" di Irlanda, Portogallo e Grecia. La particolarità di questo Fondo è la sua istituzione come organizzazione/istituzione internazionale (Il MES ha la propria sede e i propri uffici principali a Lussemburgo), anche se il condizionamento politico è comunque presente, perché se per esempio la Germania dovesse immettere un capitale superiore ai 190 miliardi sarà necessaria l'approvazione del Parlamento, inoltre il "board" è composto dai 17 ministri dell'Eurozona, il Presidente dell'Eurogruppo, il Commissario UE agli affari economico-monetari e il Presidente della BCE (questi ultimi tre solo come osservatori)

Come e chi lo gestisce?
Ogni membro del MES nomina un governatore e un governatore supplente. Tali nomine sono revocabili in qualsiasi momento. Il governatore è un membro del governo di detto membro del MES responsabile delle finanze; il governatore supplente è pienamente abilitato ad agire a nome del governatore in caso di assenza di quest'ultimo. Sostanzialmente le decisioni più importanti sono prese a maggioranza semplice o qualificata da questo consiglio dei governatori. Comunque ogni governatore nomina un amministratore e un amministratore supplente tra persone dotate di elevata competenza in campo economico e finanziario. Tali nomine sono revocabili in qualsiasi momento. L’amministratore supplente è pienamente abilitato ad agire a nome dell’amministratore in caso di assenza di quest'ultimo. Sostanzialmente il consiglio di amministrazione assicura che il MES sia gestito in conformità al presente trattato ed allo statuto del MES adottato dal consiglio dei governatori; esso adotta le decisioni disposte dal presente trattato o ad esso delegate dal consiglio dei governatori.

Quanti soldi ha a disposizione?
Lo stock di capitale autorizzato è di 700 miliardi, suddiviso in 7 milioni di quote da 100 mila euro di valore nominale cadauno; questo stock enorme è però un obiettivo futuro, per cui ora come ora si dispone che si versino "solo" 80 miliardi, mentre gli altri 620 sono "chiamabili" (callable). Una volta che i 700 miliardi saranno disponibili, la capacità di prestito massima sarà di 500 miliardi.

Quali strumenti può usare?

  1. Procedura per la concessione del sostegno alla stabilità: Un membro del MES può presentare domanda di sostegno alla stabilità al presidente del consiglio dei governatori. Tale domanda menziona lo strumento finanziario o gli strumenti finanziari da considerare. Una volta ricevuta la domanda, il presidente del consiglio dei governatori assegna alla Commissione europea, di concerto con la BCE, il compito di valutare l'esistenza di un rischio per la zona Euro, valutare la sostenibilità del debito pubblico in questione, valutare le esigenze finanziarie del membro in questione. Sarà poi il consiglio dei governatori a decidere; nel caso si decida di intervenire sarà necessario, per lo Stato che chiede aiuto, sottoscrivere un Memorandum di intesa con cui si impegna ad attuare le misure ritenute più opportune.
  2. Assistenza finanziaria precauzionale: Il consiglio dei governatori può decidere di concedere sotto forma di linea di credito condizionale precauzionale o sotto forma di una linea di credito soggetto a condizioni rafforzate un aiuto "precauzionale" appunto, se lo ritengono necessario.
  3. Assistenza finanziaria per la ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie di un membro: Il consiglio dei governatori può decidere di concedere assistenza finanziaria a un membro del MES ricorrendo a prestiti con l'obiettivo specifico di ricapitalizzare le istituzioni finanziarie dello stesso (i punti 2 e 3 prevedono anch'essi la sottoscrizione di un protocollo d'intesa)
  4. Prestiti: Il consiglio dei governatori può decidere di concedere assistenza finanziaria a un membro del MES sotto forma di prestito, specificandone le modalità in un programma di aggiustamento macroeconomico precisato in dettaglio nel protocollo d'intesa
  5. Meccanismo di sostegno al mercato primario: il consiglio dei governatori può decidere di adottare disposizioni per l’acquisto dei titoli emessi sul mercato primario da un membro del MES (anche qui le condizioni associate al meccanismo di sostegno al mercato primario sono precisate in dettaglio nel protocollo d'intesa)
  6. Meccanismo di sostegno al mercato secondario: Il consiglio dei governatori può decidere di adottare disposizioni per effettuare operazioni sui mercati secondari in relazione alle obbligazioni di un membro; in questo caso le decisioni relative agli interventi sul mercato secondario finalizzati a contrastare il contagio finanziario sono prese in base a un'analisi della BCE che riconosca l'esistenza di circostanze eccezionali sui mercati finanziari e di rischi che minacciano la stabilità finanziaria (modalità e condizioni sempre specificate nel pluricitato memorandum)
Alcune particolarità
L’agenzia di rating Fitch ha già assegnato al fondo la tripla A, questo vuol dire che avrà la possibilità di emettere, nel caso volesse raccogliere capitale, obbligazioni AAA che quindi pagheranno un basso tasso d'interesse.
Nel Trattato sulla sua istituzione si specifica che nella realizzazione del suo obiettivo il MES è autorizzato ad indebitarsi sui mercati dei capitali con banche, istituzioni finanziarie o altri soggetti o istituzioni, quindi i presupposti per un eventuale conferimento della "licenza bancaria" sono deboli, ma ci sono. Infatti alcune posizioni critiche sul Fondo sostengono che l'attuale capitale è già insufficiente, o lo sarà presto, per cui data la mancanza di soldi da versare l'unica soluzione è attribuirgli la licenza bancaria, così da poter eventualmente prendere il denaro di cui ha bisogno dalla BCE (nel caso il suo capitale fosse insufficiente per davvero).
Sempre nel Trattato, all'articolo 4 comma 7 si statua che il numero dei diritti di voto di ciascun membro del MES, esercitati dalla persona da esso designata o dal rappresentante di quest'ultimo in seno al consiglio dei governatori o al consiglio di amministrazione, è pari al numero di quote assegnate a tale membro a valere sul totale di capitale versato del MES. Questo vuol dire che il peso degli Stati più grossi come la Germania (che ha versato ovviamente di più di tutti) è maggiore, per cui matematicamente sarebbe sufficiente che Germania, Francia e Italia votassero allo stesso modo per raggiungere la maggioranza (semplice), e considerando che le decisioni che richiedono la maggioranza non qualificata non sono poche, questo determina una situazione un po' troppo sbilanciata come potere decisionale...Poi è ovvio che si spera che la collaborazione e l'aiuto reciproco prevalgano, però ora come ora la "gerarchia" è stata forse un po' troppo rigidamente fissata.

Questi sono i contributi in % e in valore assoluto di tutti gli attuali Membri MES

Membro MES
Contributo al MES (%)
Regno del Belgio
3,4771
Repubblica federale di Germania
27,1464
Repubblica di Estonia
0,1860
Irlanda
1,5922
Repubblica ellenica
2,8167
Regno di Spagna
11,9037
Repubblica francese
20,3859
Repubblica italiana
17,9137
Repubblica di Cipro
0,1962
Granducato di Lussemburgo
0,2504
Malta
0,0731
Regno dei Paesi Bassi
5,7170
Repubblica d’Austria
2,7834
Repubblica portoghese
2,5092
Repubblica di Slovenia
0,4276
Repubblica slovacca
0,8240
Repubblica di Finlandia
1,7974
Totale
100,0


Membro MES
Numero di quote
Sottoscrizione di capitale (EUR)
Regno del Belgio
243 397
24 339 700 000
Repubblica federale di Germania
1 900 248
190 024 800 000
Repubblica di Estonia
13 020
1 302 000 000
Irlanda
111 454
11 145 400 000
Repubblica ellenica
197 169
19 716 900 000
Regno di Spagna
833 259
83 325 900 000
Repubblica francese
1 427 013
142 701 300 000
Repubblica italiana
1 253 959
125 395 900 000
Repubblica di Cipro
13 734
1 373 400 000
Granducato di Lussemburgo
17 528
1 752 800 000
Malta
5 117
511 700 000
Regno dei Paesi Bassi
400 190
40 019 000 000
Repubblica d’Austria
194 838
19 483 800 000
Repubblica portoghese
175 644
17 564 400 000
Repubblica di Slovenia
29 932
2 993 200 000
Repubblica slovacca
57 680
5 768 000 000
Repubblica di Finlandia
125 818
12 581 800 000
Totale
7 000 000
700 000 000 000



Fonti:
Trattato di istituzione del ESM
European Stability Mechanism (Bollettino BCE, luglio 2011)
ESM, entra in vigore il Fondo salva-Stati (Euronews)
L'ESM c'è (Il Post)







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